venerdì 26 febbraio 2010

Sabato 27 febbraio 2010, h 16,30

IIa di Quaresima

Il Fioretto e il Cambiamento

Istituto San Luigi, Messina


La settimana scorsa abbiamo visto che Gesù durante i 40 giorni della Quaresima, per obbedienza al Padre, si è ritirato nel deserto rimanendo a digiuno e affrontando il diavolo che lo
tentava”.

Ci è stato proposto di imitarLo scegliendo un fioretto per tutto il periodo.

Lo abbiamo scelto? Cosa ci ostacola nel seguire questa indicazione?

Dopo la Quaresima Gesù scopre che, avendo fiducia nel Padre è resistendo alle tentazioni, la sua vita cambia e inizia a predicare.

Notiamo, quando ci affidiamo a Lui, un cambiamento, anche minimo nella nostra vita?

Che significa predicare?

Scoprire che Lui c’è davvero è la cosa più grande che può accaderci. Ma per riuscire a vederLo dobbiamo chiederGli di mostrarsi. La nostra amica Laura, che è stata male (negli incontri precedenti abbiamo pregato per lei) lo ha chiesto, e in due lettere che ha scritto per ringraziarci ecco cosa racconta:

Cari amici, come sapete sono ricoverata per un’improvvisa pancreatite in forma acuta di cui ancora non si conosce la causa. Vi chiamo amici, ma da quando sono qua ho scoperto che siamo più di questo. Gli amici mangiano una pizza insieme, tifano la stessa squadra. Noi siamo di un corpo, siamo come la famiglia, un corpo solo. Dico questo perché il primo giorno di ospedale, mentre avevo una grande sofferenza, ho visto mio marito e alcuni amici li vicino a me e questo mi ha dato gioia e conforto.

Una sera hanno ricoverato una signora che per mancanza di letti ha fatto l’esperienza di rimanere in barella. Era accanto a me e stava male. Gli ho dato dell’acqua ma non bastava a calmarla. Non mi davo pace, allora sono esplosa e gli ho proposto di dormire nel mio letto e io che stavo un po’ meglio mi prendevo la barella. Lei non ha accettato e il figlio stupito mi ha detto che era la cosa più bella che avesse sentito in tutta la sua vita. Dopo qualche giorno è venuto a trovarmi il figlio della signora che nel frattempo aveva avuto un posto letto in un'altra stanza. Mi ha detto: “Prego per te, tu sei nel mio cuore”.

Una sera che ero sola e mi annoiavo un po’, ho chiesto a Gesù: “vieni a trovarmi”. Dopo un po’ ho visto entrare dalla porta la signora della barella accompagnata dalla figlia Paola. Si è seduta accanto a me e mi ha fatto compagnia. Gesù risponde subito.

Lui trasforma tutto, anche il male di cui noi non possiamo comprenderne il senso, ma che Lui saprà cosa farne e, se siamo leali possiamo vedere che il male c’è per poter sperimentare la Sua bontà, la Sua tenerezza per la nostra vita.

Non saremmo capaci di guardarci e trattarci così, prima o poi ci stancheremmo, mentre Lui che è carità ne garantisce tutta la perfezione.

Ora vi abbraccio, Laura.

1 commento:

valeska ha detto...

hola, vi tus saludos en el blog del CLU, le enviaré tus saludos a Daniele, es un gran amigo.
un saludo, Valeska.